La scelta del posizionamento in uno Stato, in una regione e/o in un territorio specifici di un Impianto Industriale è fortemente condizionata da determinati fattori “ubicazionali”.
I principali fattori ubicazionali sono:
- Costi di costruzione: essi possono variare da un territorio all’altro, in funzione delle condizioni locali relative ai costi dei materiali, della manodopera, dei costi d’acquisto del terreno e dei tributi pubblici. Sono inoltre influenzati dal clima e dalle conseguenti scelte costruttive necessarie per garantire un adeguato microclima interno.
- Caratteristiche del mercato: quest’ultimo può essere concentrato, cioè con una densità di domanda elevata in specifici luoghi, oppure distribuito, ovvero domanda “spalmata” su un territorio più ampio.
- Lead Time di Produzione e Distribuzione: se il mercato richiede lead time di produzione e distribuzione brevi, lo stabilimento sarà posizionato più vicino allo stesso.
- Materie Prime: la dislocazione dell’impianto nei pressi della fonte delle materie prime dipende dal tipo di processo produttivo. Se quest’ultimo è caratterizzato da una perdita di peso o volume della materia prima, è consigliabile posizionare lo stabilimento vicino alla fonte di raw materials, al contrario, la l’ubicazione dell’impianto è indifferente.
- Energie: la disponibilità di queste in quantità ed a basso costo è un fattore rilevante se il processo produttivo necessita di elevate quantità di tali energie.
- Manodopera: la disponibilità di forza lavoro locale specializzata o da formare è da considerare in funzione della presenza numerica di risorse, della facilità di spostamento dal luogo di lavoro all’abitazione, dai costi del personale e dal livello culturale presente.
- Trasporti: bisogna scegliere l’ubicazione del nuovo stabilimento in modo che si abbia il minimo costo unitario totale del prodotto, comprensivo anche dai costi dei trasporti esterni (afflusso materie prime e accessorie, oltre che consegna dei prodotti finiti ai mercati)